
"C’è un gusto che va oltre il palato, ed è il gusto del buon vivere. Lo trovi nei gesti lenti della cucina, nei profumi che raccontano storie, nei sapori che accendono ricordi. Perché il cibo, quello vero, si prepara sempre pensando a qualcuno: è un atto d’amore, un modo silenzioso ma profondo di dire 'ti voglio bene'.
A Pasqua celebriamo tutto questo: la bellezza della condivisione, il calore delle tavole imbandite, la magia di una tradizione che si rinnova con ogni piatto. Che sia una Pasqua di cuore, piena di luce, di affetti sinceri e di sapori che sanno emozionare.
Buona Pasqua, con tutto il nostro amore per il gusto e per la vita."
La Pasqua in Sicilia orientale è un intreccio di riti, paesaggi e sapori che affondano le radici nella terra e si nutrono di memoria. È la festa della rinascita, sì, ma anche del ritorno: alle cucine della nonna, ai pranzi infiniti, ai profumi che attraversano i vicoli delle città barocche.
Su Sud Gusto abbiamo voluto immaginare un menù pasquale che fosse un omaggio al nostro territorio e ai suoi straordinari ingredienti. Un percorso dall’antipasto al dolce, con vini in abbinamento, pensato per raccontare — boccone dopo boccone — la Sicilia che ci piace.
L’ANTIPASTO: RICORDI DI CAMPAGNA E DI MARE
Ad imbandire la tavolta, un tris rustico e solare:
Caponata di melanzane e mandorle di Avola, dolce e leggermente agrodolce;
Carciofini arrostiti con menta selvatica e scaglie di pecorino canestrato;
Ricottina fresca con scorza di limone e olio Nocellara, servita su crostoni caldi.
IL PRIMO: LA PASTA DELLE FESTE
Pasta 'ncasciata all’agnello, cotta al forno con caciocavallo, ragù di agnello dei Monti Iblei e scorza d’arancia grattugiata;
Oppure: Ravioli di ricotta con pesto di pistacchio di Bronte, burro fuso e granella di nocciole tostate.
Un’esplosione di profumi e consistenze, perfetta da condividere tra brindisi e racconti.
IL SECONDO: TRADIZIONE E PASSIONE
Due anime convivono nella seconda portata: quella pastorale e quella marinara.
Agnello al forno alle erbe dell’Etna, con patate novelle di Siracusa e cipolla rossa caramellata;
oppure: Pesce spada alla ghiotta, con pomodorini Pachino, capperi di Pantelleria e olive nere di Chiaramonte. Il tutto servito su piatti di ceramica dipinta, come vuole la tradizione delle case siciliane.
I VINI: PROFILO VULCANICO
Ogni piatto merita il suo calice, e la Sicilia orientale sa offrire una mappa vinicola di rara bellezza:
Con gli antipasti: un Etna Bianco da Carricante, fresco e minerale;
Con i primi: un Frappato di Vittoria, elegante e floreale;
Con i secondi: il corposo e austero Nerello Mascalese, cuore pulsante dell’Etna;
E per il finale: Moscato di Noto, dolce, avvolgente, con note di miele e zagara.
IL DOLCE: LA PASQUA DELLA MEMORIA
La cassata siciliana, con la sua glassa di zucchero, i canditi brillanti e la ricotta dolce; Gli agnelli pasquali in pasta reale, vere opere d’arte della pasticceria modicana, farciti con marmellate d’arancia o pistacchio.
Ogni dolce è una storia tramandata, una carezza d’altri tempi.
Che siate sotto un mandorlo in fiore, in un giardino di limoni o tra le mura di casa vostra, vi auguriamo una Pasqua colma di sapori veri, di gesti sinceri, e di tempo da gustare lentamente.