
Dalle colline di Palermo alle pendici dell’Etna, la Sicilia si prepara a diventare un’isola di luppolo e fermento. Sabato 10 maggio 2025, l’evento “Birrifici Aperti”, promosso da Unionbirrai, porterà in scena l’Italia della birra artigianale, tra visite guidate, degustazioni, laboratori e tanta voglia di raccontarsi… con un boccale in mano.
Una giornata che promette di essere un viaggio multisensoriale alla scoperta della filiera brassicola italiana, ma anche un’occasione per incontrare i mastri birrai, veri e propri artigiani del gusto, che apriranno le porte dei loro birrifici per svelare i segreti nascosti dietro ogni sorso.
Una storia che fermenta dal 2023
“Birrifici Aperti” è un evento nazionale nato nel 2023 da un’idea di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti italiani. L’obiettivo? Far conoscere al pubblico la realtà della birra artigianale italiana, ancora poco valorizzata rispetto al vino, e sfatare i miti legati alla birra industriale.
Durante questa giornata, decine di birrifici in tutta Italia aprono le loro porte per avvicinare i consumatori al mondo della produzione artigianale, puntando sulla trasparenza, sull’autenticità e sul racconto personale. Dalla raccolta delle materie prime alla spillatura, ogni fase viene raccontata in prima persona da chi vive la birra come mestiere e vocazione.
L’orgoglio del malto siciliano
In Sicilia, l’appuntamento ha un sapore speciale. Lontana dalle rotte tradizionali della birra, l’isola negli ultimi anni ha visto nascere una vera rivoluzione artigianale. Dai birrifici di Siracusa a quelli di Trapani, passando per le realtà emergenti nel cuore dei Nebrodi, i produttori siciliani stanno riscrivendo il vocabolario del gusto, spesso usando ingredienti autoctoni: carrube, agrumi, miele di zagara, fichi d’india.
“Non facciamo solo birra, raccontiamo la nostra terra,” spiega Alessandro Montalto, fondatore del microbirrificio EtnaBrew, tra i partecipanti dell’iniziativa. “Ogni nostra birra è un piccolo racconto siciliano: dai profumi di arancia rossa al retrogusto affumicato della pietra lavica.”
Un brindisi alla cultura
“Birrifici Aperti” non è solo degustazione, ma anche cultura: conferenze, talk, mostre fotografiche e perfino concerti accompagneranno l’esperienza. E non mancheranno gli abbinamenti gastronomici, rigorosamente a km zero, in collaborazione con produttori locali e chef del territorio.
L’obiettivo di Unionbirrai è chiaro: sensibilizzare il pubblico sull’identità della birra artigianale italiana, ancora troppo spesso confusa con quella industriale. “Dietro una birra artigianale c’è studio, ricerca, passione. C’è l’anima di chi la produce,” sottolineano gli organizzatori.
Dove brindare in Sicilia
Tra i birrifici siciliani aderenti all'evento 2025 spiccano:
Birrificio Tarì – Modica (RG)
Birrificio Kimisos – Castellammare del Golfo (TP)
Birrificio Yblon – Ragusa
Birrificio Onei – Ragusa
Birrificio Irias – Torrenova (ME)
Paul Bricius – Vittoria (RG)
Birrificio 24 Baroni – Nicosia (EN)
Birra dei Vespri – Altavilla Milicia (PA)
Ogni tappa sarà un’immersione in un universo fatto di sapori locali, creatività brassicola e accoglienza.
Un’Italia che fermenta
L’edizione 2025 di “Birrifici Aperti” abbraccia tutta la penisola, da nord a sud, ma è in Sicilia che questo fermento culturale assume una sfumatura quasi poetica: qui la birra non è solo bevanda, ma ponte tra tradizione e innovazione.
E allora, il 10 maggio, non resta che seguire il profumo del luppolo e lasciarsi sorprendere. Perché dietro ogni birra artigianale, c’è una storia che vale la pena ascoltare.
🔗 Per il programma completo e le prenotazioni:
www.birrificiapertiunionbirrai.it