La Sicilia è stata ufficialmente nominata Regione Europea della Gastronomia 2025 dall'Istituto Internazionale di Gastronomia, Cultura, Arti e Turismo (IGCAT).
Questo prestigioso titolo è un riconoscimento al suo approccio sostenibile all'agricoltura e all'impegno nella tutela delle specie locali e nella promozione della produzione alimentare tradizionale.
La Cerimonia di Premiazione
La cerimonia di conferimento del titolo si è svolta il 15 dicembre 2023 presso l'Istituto di Incremento Ippico di Catania. Diane Dodd PhD, Presidente dell'IGCAT, ha consegnato il premio alla presenza dell'allora Assessore all'Agricoltura della Regione Sicilia, Luca Sammartino, del Sindaco di Catania, Enrico Trantino, e del giornalista del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, che ha moderato l'evento.
Investimenti e Progetti Futuri
Il governo regionale in quella sede annunciò che la Sicilia ha stanziato tre milioni di euro per sviluppare il programma Regione Europea della Gastronomia 2025: un milione per il 2024 e due milioni per il 2025.
Questo investimento mirerebbe a valorizzare il patrimonio gastronomico siciliano e ad attrarre visitatori da tutto il mondo, anche se appare davvero esiguo, soprattutto se paragonato a quanto hanno “investito” in altre operazioni di dubbio valore, si pensi a “Cannes e dintorini” del precedente governo Musumeci.
In ogni caso, Diane Dodd PhD ha elogiato la qualità dei prodotti siciliani, sottolineando come la visione per la Sicilia sia stata ispirata da un approccio sostenibile all'agricoltura, con una forte attenzione alle specie protette e alla produzione alimentare tradizionale.
“La giuria ha riconosciuto numerosi esempi di buone pratiche da cui altre regioni potrebbero imparare”, ha affermato Dodd.
Il Cammino verso il Titolo
La candidatura della Sicilia, presentata il 31 gennaio 2023 sotto il titolo "Sicilia, anima della gastronomia mediterranea", è stata valutata dalla giuria dell'IGCAT durante una visita dal 3 al 9 settembre 2023.
La giuria ha incontrato oltre 70 stakeholder e organizzazioni locali , rimanendo colpita dalla varietà e qualità dei prodotti locali, dallo stile di vita "dal produttore al consumatore" e dall'ospitalità siciliana.
Collaborazioni e Consorzi
La candidatura e il programma sono stati realizzati da un consorzio intersettoriale che include soggetti del settore pubblico, privato, del terzo settore e della conoscenza.
Tra i partecipanti ci sono l'Assessorato all'Agricoltura della Regione Sicilia, il Consorzio DOS Sicilia, il Consorzio di tutela dei vini DOC siciliani e il Consorzio del Cioccolato di Modica.
Il Ruolo di IGCAT
L'IGCAT lavora per rafforzare la sicurezza alimentare celebrando le culture alimentari distintive e promuovendo la sostenibilità ambientale nei settori del turismo, dell'ospitalità e dell'agricoltura.
Fondato nel 2012, l'IGCAT collabora con consorzi regionali di stakeholder e ha istituito il World/European Region of Gastronomy Award per valorizzare le eccellenze gastronomiche mondiali ed europee.
Il titolo di Regione Europea della Gastronomia 2025 rappresenta un'opportunità unica per la Sicilia di valorizzare il suo patrimonio gastronomico e culturale, promuovendo allo stesso tempo pratiche sostenibili e innovative.
Se ci fosse davvero l'impegno della Regione e grazie alla collaborazione tra vari consorzi, la Sicilia potrebbe accogliere visitatori da tutto il mondo e condividere con loro l'incredibile ricchezza della sua tradizione culinaria, consentendo così, finalmente, l'attenzione di quel turismo enogastronomico di alto standing capace di dare un contributo importante all'economia dell'Isola.
La ricerca di IGCAT ha prodotto anche un'impoortante report che sintetizza alcune delle caratteristiche turistico-enogastronomiche della Sicilia, definendo la regione un “Crogiolo Culinario”.
Fatti e Cifre
- Vulcani attivi: Etna, Stromboli, Vulcano e un vulcano sottomarino Empedocle.
- Aree marine protette: Ustica, Egadi, Pelagie, Capo Gallo e Isola delle Femmine, Plemmirio, Isole Ciclopi, Capo Milazzo.
- Parchi naturali: Etna, Nebrodi, Madonie, Alcantara, Monti Sicani: 84.655 ettari di parchi in tutta l'isola.
- Riserve naturali e zone di protezione speciale: 74 riserve naturali e 30 zone di protezione speciale, che coprono il 10,5% della superficie regionale.
- Parchi archeologici: Mozia (Lilibeo-Marsala), Selinunte, Segesta, Monte Jato, Solunto, Himera, Valle dei Templi, Villa Romana del Casale, Morgantina, Pantalica, Megara Iblea, Tindari, Isole Eolie.
- Piccole isole: Comprese negli arcipelaghi delle Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica, Pantelleria e altre piccole isole. Gli arcipelaghi principali sono composti da isole di origine vulcanica, che rendono il loro “terroir” unico per composizione chimica. I prodotti della terra e del mare si distinguono per sentori di zolfo e una salinità importante.
- Siti UNESCO - Patrimonio materiale dell'Umanità: Etna, Agrigento, Isole Eolie, Val di Noto, Villa Romana del Casale, Siracusa e Necropoli di Pantalica, Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale.
- Patrimoni immateriali dell'Umanità - UNESCO:
- Teatro dei Pupi Siciliani
- Pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello della comunità di Pantelleria
- Geoparchi - UNESCO:
- Geoparco delle Madonie
- Geoparco Rocca di Cerere
- Ore di sole: 7,3 ore al giorno, come media annuale. La Sicilia ha un clima caldo in estate con inverni miti.
- Ettari di agricoltura biologica: 427.000 ettari di cui circa 30.000 dedicati alla coltivazione della vite: la Sicilia ha il primato nazionale dell'agricoltura biologica.
- Imprese agricole gestite da giovani agricoltori UNDER 35: 6.735, la Sicilia ferma il record nazionale di imprese agricole gestite da giovani sotto i 35 anni.
- Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti: 269 prodotti tradizionali siciliani riconosciuti dalla Regione Siciliana e dal Ministero delle Risorse Agricole.
- Varietà di uve: 32 varietà di uva e 29 varietà antiche.
- Fatturato del vino: Un miliardo di euro. I vini siciliani hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali raggiungendo quasi un miliardo di euro di fatturato.
- Principali promontori: Peloro, Lilibeo e Passero. Storicamente, questi tre promontori dividono l'isola in tre grandi valli: Val Demone, Val di Noto e Val di Mazara.
Il Valore Storico-Culturale della Gastronomia Siciliana
La tradizione culinaria siciliana è antica e influenzata dagli eventi storici, politici e religiosi che si sono succeduti sull'isola. Essa conserva ancora l'impronta di tutti i popoli che vi hanno abitato e lasciato tracce, risultando in un sorprendente equilibrio tra culture molto diverse nel tempo e nello spazio. La cucina siciliana è il risultato dell'influenza di molte dominazioni, ognuna delle quali ha lasciato un segno indelebile.
- Fenici, Greci e Romani: I Fenici introdussero tecniche di conservazione del cibo mediante salatura e affumicatura. I Greci portarono l'uso dell'olio d'oliva e la capacità di innestare viti. I Romani introdussero il grano duro e varie spezie.
- Ebrei: La cucina ebraica ha lasciato un segno duraturo nella gastronomia siciliana, con piatti come scaccia e vota-vota.
- Arabi: Gli Arabi introdussero agricoltura fiorente, spezie, dolci come cannoli e cassata, e la tradizione del cous cous. Hanno anche sviluppato la rete di irrigazione e le tecniche di distillazione.
- Normanni e Svevi: La cucina normanna ha preservato molte influenze arabe e greche. Federico II di Svevia contribuisce alla rinascita della cucina siciliana.
- Spagnoli: Sotto la dominazione spagnola arrivarono nuovi alimenti come mais, cioccolato e pomodori. La cucina aristocratica si consolidò ulteriormente.
Produzione Agricola e Settore Alimentare
- Agricoltura: La Sicilia rappresenta circa il 10% dell'intero sistema agricolo italiano e quasi il 20% del settore agroindustriale.
- Frutta: Produzione significativa di fichi d'India, pesche, nespole, uva da tavola, ciliegie e capperi.
- Agrumi: Arance, limoni e mandarini con tre tipi certificati: Limone di Siracusa IGP, Limone dell'Etna IGP, Limone Interdonato di Messina IGP.
- Verdure: Pomodori, carciofi, cipolle, cavoli, patate, zucchine e carote, con prodotti certificati come il Pomodoro di Pachino IGP e la Carota novella di Ispica IGP.
- Formaggi: Pecorino Siciliano DOP, Ragusano DOP, Piacentinu Ennese DOP, Vastedda della valle del Belìce DOP e Provola dei Nebrodi DOP.
- Grani Antichi: La Sicilia coltiva 52 varietà di grani antichi.
- Olivicoltura: La Sicilia è terza in Italia per produzione di olio di oliva.
- Pesca e Industria Ittica: La Sicilia ha la più grande flotta peschereccia d'Italia e un'importante industria di acquacoltura.
Vino e Viticoltura
- Vini Siciliani: La Sicilia è la più grande vigna biologica d'Italia e produce una vasta gamma di vini di alta qualità. Il programma SOStain Sicilia promuove la sostenibilità nel settore vinicolo.
- Varietà di Uve: Catarratto bianco comune, Catarratto bianco lucido, Grecanico dorato, Grillo, Inzolia, Nerello mascalese, Nero d'Avola e altre.
- Certificazioni: DOC e DOCG per vini derivati da varietà di uve autoctone come Zibibbo, Nero d'Avola e altre.
La gastronomia siciliana, con la sua ricca storia e le sue influenze culturali, continua ad essere un elemento fondamentale per il turismo e l'economia dell'isola.
Grazie ai suoi prodotti di alta qualità e alla dedizione verso pratiche sostenibili, la Sicilia si conferma una delle destinazioni gastronomiche più affascinanti e prestigiose al mondo.
Sono passati otto mesi dalla cerimonia di intitolazione e ne mancano quattro dall'avvio dell'anno celebrativo e non si hanno notizie di come sono stati utilizzati gli esigui finanziamenti regionali e di quali iniziative sono state organizzate.
Speriamo davvero, e faremo di tutto affinché non accada, che anche questa straordinaria occasione non venga sprecata.