
Quando le campane annunciano la Pasqua e le tavole si riempiono di profumi familiari, a Catania fa ritorno un dolce semplice ma ricco di significato: la Cuddura cu l’ova. Non è solo un impasto dolce con un uovo sodo al centro — è una carezza della memoria, un simbolo che attraversa le generazioni e lega le famiglie.
Il termine “cuddura” deriva dal greco kollura, che indicava un pane di forma circolare. Questa dolce tradizione ha origini antichissime, che si perdono nei secoli della dominazione bizantina in Sicilia. In passato, la cuddura veniva preparata in casa soprattutto dalle nonne, che con le mani segnate dal tempo intrecciavano pasta e amore, regalando ai più piccoli un dolce speciale con al centro un uovo sodo, simbolo di fertilità e resurrezione.
Ogni forma raccontava qualcosa: cuori per gli innamorati, cestini per le bambine, colombe per augurare pace, oppure intrecci rustici decorati con zuccherini colorati.
La preparazione: semplicità contadina e arte pasticciera
La Cuddura cu l’ova si realizza con pochi ingredienti, quelli tipici della dispensa di una volta:
Per l’impasto:
500 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
100 g di strutto (oppure burro, se preferisci un gusto più delicato)
2 uova (per l’impasto)
100 ml di latte (circa, da aggiungere poco alla volta)
1 bustina di lievito per dolci (16 g)
1 bustina di vanillina oppure scorza grattugiata di 1 limone bio
1 pizzico di sale
Per la decorazione:
6-8 uova sode (lavate bene e, se vuoi, colorate)
1 tuorlo sbattuto (per spennellare)
Zuccherini colorati (diavoletti) a piacere
L’impasto, morbido ma compatto, viene steso e modellato a mano. Si dà sfogo alla fantasia: c'è chi le intreccia come piccole corone, chi le modella a forma di colomba o cestino. Al centro di ciascuna cuddura si incastra un uovo sodo (con o senza guscio, spesso colorato), bloccato con due striscioline di pasta a croce. La superficie viene poi spennellata con tuorlo d’uovo e decorata con diavoletti — piccoli zuccherini colorati — per dare allegria e vivacità.
📌 Note tecniche
Se desideri un impasto più profumato, puoi aggiungere anche mezzo cucchiaino di cannella o qualche goccia di essenza di mandorla.
Le uova sode vanno poste intere, con il guscio, e tenute ferme da due striscioline di pasta a forma di X, come tradizione comanda.
La cottura: forno statico a 180°C per 25-30 minuti, finché le cuddure non saranno dorate in superficie.
Un tempo le cuddure venivano regalate a figli, fidanzati, madrine o amici, come gesto beneaugurante. Oggi si preparano ancora con lo stesso spirito, magari con l’aiuto dei bambini, che si divertono a impastare e decorare.
A Catania, molte pasticcerie propongono versioni più raffinate o arricchite: con glassa di zucchero, cioccolato, o aromi particolari. Ma il vero cuore della cuddura rimane la sua anima popolare, semplice e carica di significato.