
Ci sono momenti in cui il vento trasporta più di semplici correnti d’aria: porta con sé profumi, memorie e tradizioni. È ciò che è accaduto a Milano durante “Conversazioni sul Mare”, un evento che ha saputo unire cultura, gastronomia e territorio in un’unica narrazione.
Il Circolino dei Pane si è trasformato in una finestra sulla Sicilia, dove tre voci d’eccezione – gli chef Marco Timpanaro, Lele Scandurra e il produttore vinicolo Mauro Cutuli – hanno svelato i segreti di un’isola baciata dal mare, modellata dai venti e forgiata dal fuoco dell’Etna.
Lo Scirocco di Marco Timpanaro: Un Vento che Ispira
Per Marco Timpanaro, il vento di Scirocco non è solo un fenomeno naturale, ma un simbolo di abbondanza, calore e connessione con il mare. Da questa ispirazione sono nati piatti che fondono tradizione e innovazione, presentati al pubblico con passione e cura. Tra le sue proposte:
- Sarde alla Beccafico, reinterpretate per esaltare i sapori autentici della cucina siciliana.
- Sarda a Mare, una versione povera e vegetariana che celebra la semplicità.
- Crostino di Scirocco, un’ode alla cucina povera e sostenibile, impreziosito da una "conza" di pesce che racchiude il cuore della tradizione.
I Sapori del Grecale di Lele Scandurra
Dai venti caldi dello Scirocco a quelli freschi e decisi del Grecale, il viaggio sensoriale è proseguito con Lele Scandurra, che ha portato con sé il gusto unico della tradizione catanese. I suoi piatti sono stati un omaggio alle coste del Mediterraneo, dove il vento e il mare plasmano i sapori e i profumi del pesce. Tra le sue creazioni:
- La Crispedda catanese, una frittella croccante che esalta il gusto della Masculina d’Amagghia.
- La Pizzetta da Passeggio, regina delle rosticcerie catanesi, che con la sua semplicità racconta storie di strada e convivialità.
Mare e Vulcano nel Calice: i Vini di Grottafumata
Non potevano mancare i vini, veri ambasciatori del legame tra mare e vulcano. Mauro Cutuli, titolare dei vigneti Grottafumata, ha raccontato come i suoi vigneti, situati sulle pendici dell’Etna, siano influenzati da tre venti principali:
- Lo Scirocco, che dona intensità e calore alle uve.
- Il Maestrale, che garantisce freschezza e vigore alle viti.
- La Brezza Marina, che porta una sapidità unica ai grappoli.
Ogni vino degustato – tra cui spiccava il Grottafumata Bianca Villa – ha rappresentato un perfetto equilibrio tra mineralità vulcanica e freschezza marina, trasportando i presenti direttamente nel cuore della Sicilia.
“Conversazioni sul Mare” non è stato solo un evento, ma un viaggio emozionale che ha saputo intrecciare sapori, tradizioni e racconti. Ogni piatto e ogni calice hanno portato con sé un pezzo di Sicilia, facendo rivivere al pubblico il respiro dei venti e il calore del vulcano.
Milano, per una sera, è diventata il teatro di un’isola lontana, ma vicina nel cuore, grazie alla passione e all’arte di chi sa trasformare il territorio in una storia tutta da assaporare.