La seconda giornata del Seminario Internazionale di Studi Europei "Il Green Deal Europeo: Le Sfide per i Lavoratori", tenutosi presso il Catania International Airport Hotel, ha visto un’ampia partecipazione di relatori di rilievo che hanno affrontato tematiche cruciali relative all’impatto del Green Deal sul mondo del lavoro e sulla società civile.
L'evento è stato organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), dalla Federazione Nazionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura (Feder.Agri) e dalla Fondazione Europea di Studi Sociali e del Lavoro (EZA).
Ed è proprio il presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori Antonio Di Matteo a fare gi onori di casa.
Ad aprire i lavori il Co-presidente di Eza, Piergiorgio Sciacqua a cui è seguito l’intervento di Monsignor Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, che ricordando le parole di Papa Francesco contenute nell'esortazione "Laudate Deum" ha sottolineato l'importanza della responsabilità collettiva nell'affrontare la crisi ambientale, rifacendosi al concetto di transizione delineato dal Papa: “Non possiamo ignorare l’urgenza del cambiamento, e ogni piccola azione deve essere orientata al bene comune. Come ricordato dal Santo Padre, occorre crescere nella consapevolezza che ogni attore sociale, politico ed economico deve fare la sua parte”.
La mattina è continuata con interventi dedicati al cambiamento climatico e alle risorse naturali.
Salvatore Barbagallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia, ha introdotto il tema della gestione delle risorse idriche in relazione alle problematiche ambientali locali e alla desertificazione del territorio.
David Agius, Vicepresidente del Parlamento di Malta, ha sottolineato l'importanza di strategie comuni tra gli Stati membri dell’UE per affrontare la crisi climatica in un’ottica di multilateralismo.
Danilo Pirola, Direttore CAA-UNICAA (Italia), ha esplorato il ruolo dei Centri di Assistenza Agricola nella transizione verde, mentre Fabio Vitale, Direttore AGEA (Italia), ha presentato le politiche agricole comuni e i fondi europei a disposizione per la trasformazione del settore agricolo.
Giovanni La Via, professore presso l'Università di Catania e già parlamentare europeo, ha approfondito l’impatto del Green Deal sulle popolazioni rurali, evidenziando l’importanza di mantenere vive le comunità locali attraverso progetti di inclusione e sviluppo.
Santiago Rodriguez Perez, professore presso l’Università di Oviedo, ha portato un contributo sul tema della sostenibilità sociale e delle implicazioni per i lavoratori del settore industriale.
Marco Falcone, europarlamentare italiano, ha ribadito l’impegno dell’Europa verso una transizione ecologica che non lasci indietro nessuno: “La proposta dell'Italia e del Ppe di anticipare al 2025 la revisione del Green Deal UE sta diventando sempre più condivisa a livello europeo, non solo nella politica ma soprattutto negli stakeholder, nelle imprese e nei lavoratori. Dobbiamo fermare le politiche ideologiche, esasperate, sulla transizione verde, rimettendo al centro il lavoro e il benessere degli europei”. Così l'eurodeputato vice capo della delegazione italiana nel Gruppo Ppe al Parlamento Europeo.
“Difendere l'ambiente è certamente un imperativo - ha precisato Falcone - perché da questo dipende la vivibilità del pianeta. Ma accanto a ciò va tutelata l'occupazione, i posti di lavoro, la stabilità dei nostri sistemi di produzione. Questo il nostro impegno come Gruppo PPE a Bruxelles e a Strasburgo, di cui la Commissione Europea dovrà tenere conto già a partire dalle audizioni dei nuovi commissari a novembre”.
Presente ai lavori anche l'Arcivescovo Metropolita di Catania Mons. Luigi Renna che sottolineato l'importanza del messaggio cristiano nell'affrontare le sfide contemporanee.
Giornata conclusiva: il programma di domani
La giornata di domani, sabato 12 ottobre, sarà dedicata all’elaborazione del documento finale che riassumerà le proposte emerse durante il seminario.
Il documento verrà presentato ai rappresentanti istituzionali e alle associazioni di categoria come base di lavoro per futuri sviluppi in ambito europeo, con particolare riferimento alla formazione dei lavoratori e al sostegno delle comunità rurali nel contesto della transizione ecologica.
Il seminario terminerà ufficialmente con la chiusura dei lavori e una sessione di riflessione conclusiva, alla quale parteciperanno rappresentanti locali e internazionali, tra cui dirigenti del MCL e di Feder.Agri, a conferma dell'impegno comune verso un futuro più sostenibile e inclusivo.