
Ha preso il via ieri pomeriggio, presso il "Catania International Airport Hotel", il Seminario Internazionale di Studi Europei, un evento di portata internazionale organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), da Feder.Agri e da EZA, con il supporto dell’Unione Europea.
Il tema centrale è l’impatto del Green Deal Europeo sul settore agricolo, con particolare attenzione alla sostenibilità delle comunità rurali e alle nuove sfide che l’Europa dovrà affrontare per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Ad aprire i lavori è stato Alfonso Luzzi, Presidente nazionale MCL e Segretario Generale di Feder.Agri, che ha sottolineato l’importanza di momenti di confronto come questo per definire un approccio comune in grado di coniugare tradizione e innovazione.
“Il Green Deal rappresenta un’opportunità straordinaria, ma anche una sfida che non possiamo permetterci di sottovalutare. Gli agricoltori europei, e in particolare quelli siciliani, si trovano a dover ripensare completamente il loro modo di operare”, ha dichiarato Luzzi nel suo intervento iniziale, dando il via a un vivace dibattito tra i partecipanti.
Tra le personalità presenti al tavolo dei relatori, anche Don Francesco Poli, Assistente Nazionale MCL, che ha sottolineato l’importanza di coniugare sviluppo economico e sociale in un’ottica di sostenibilità.
Nel corso della sessione inaugurale è intervenuto anche Piergiuseppe De Luca, Presidente provinciale MCL di Catania, che ha evidenziato come il Seminario di Catania rappresenti un’opportunità unica per mettere in luce le peculiarità dell’agricoltura siciliana e la sua capacità di essere un punto di riferimento nella transizione verde europea
Tra gli interventi attesi, quello del professor Stefano Consiglio, dell'Università Federico II di Napoli, il quale ha presentato un’analisi approfondita del ruolo dell’agricoltura sociale come strumento per favorire l'inclusione sociale e l’occupazione nelle aree rurali. "Non possiamo limitare il Green Deal a una semplice transizione tecnologica. Serve una visione più ampia che includa il valore sociale dell'agricoltura. Il settore primario può diventare un motore di inclusione e coesione, capace di creare nuovi posti di lavoro e opportunità per i giovani e le persone vulnerabili", ha affermato Consiglio, indicando come l'integrazione delle nuove tecnologie debba procedere di pari passo con politiche sociali inclusive.
Anche Joseph Thouvenel, Vice Presidente della Confederazione CFTC (Francia), ha sottolineato la complessità della transizione. Durante la giornata è intervenuto Pedro Matos Soares, già Ministro del Lavoro del Portogallo e professore presso l'Università di Lisbona, che ha parlato delle opportunità del Green Deal per accelerare l'azione di sostenibilità a livello locale. “È il momento di agire. I territori rurali possono essere i veri protagonisti della transizione, ma devono essere supportati adeguatamente. Non possiamo lasciare nessuno indietro in questo processo”.
Una sessione è stata dedicata agli impatti del Green Deal sulla digitalizzazione con Maurizio Petrocchi, Responsabile ufficio nazionale progettazione MCL Italia, dell’università di Macerata che ha sottolineato come la Sicilia abbia le potenzialità per diventare un modello di agricoltura sostenibile, ma con il sostegno delle istituzioni.
A chiudere il dibattito della prima giornata è stato Giuseppe Castiglione, deputato della Commissione Agricoltura italiana, con un focus sulle sfide del cambiamento climatico. “L'agricoltura e l'ambiente devono procedere insieme. Non possiamo più permetterci un approccio frammentato. Questo seminario deve rappresentare un punto di svolta per unire gli sforzi e far sì che l’agricoltura italiana ed europea diventi un pilastro della sostenibilità ambientale”, ha concluso Castiglione.
Programma della seconda giornata
La giornata di oggi, venerdì 11 ottobre, si aprirà con la ripresa dei lavori alle ore 9.00, sotto la presidenza di Piergiorgio Sciacqua, Co-Presidente di EZA. A seguire, è previsto l’intervento di saluto e riflessione da parte di S.E.R. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania, che offrirà una visione etica e sociale sulle tematiche affrontate.
Successivamente, il dibattito si sposterà su temi di ampio respiro che vedranno la partecipazione di relatori di primo piano nel panorama europeo. David Agius, Vice Presidente del Parlamento di Malta, interverrà sul cambiamento climatico e la crisi delle risorse idriche, mentre Danilo Pirola, Direttore CAA-UNICAA (Italia), analizzerà le proposte operative per la gestione sostenibile delle risorse.
Fabio Vitale, Direttore AGEA (Italia), offrirà una panoramica sull'attuazione del Green Deal in Italia, focalizzandosi sulle politiche di sostegno alle aziende agricole.
Il secondo blocco di interventi vedrà la partecipazione di Giovanni La Via, docente presso l'Università di Catania, e di Santiago Rodriguez Perez dell’Università di Oviedo (Spagna), che affronteranno l'impatto del Green Deal sulle popolazioni rurali, con un’attenzione particolare al rischio di “perdita di identità e senso della comunità” nei contesti rurali.
La mattinata si concluderà con il contributo dell’europarlamentare Marco Falcone, che esplorerà le possibilità offerte dal Green Deal per garantire la sostenibilità del settore agricolo e la competitività delle aziende agricole europee sui mercati internazionali.
Il pomeriggio del secondo giorno sarà dedicato a una tavola rotonda sul tema “Il Green Deal Europeo: il ruolo della formazione per favorire l’occupazione”. A presiedere l’incontro sarà Leonardo De Marco, Segretario Generale di Feder.Agri (Italia), affiancato da Maria Reina Martin, Vice Presidente di EZA - Fidestra (Portogallo), e Andreas Gjecaj, Segretario Generale di FCG (Austria). Gli interventi conclusivi saranno affidati a Giovanni Sinacori, Presidente Provinciale MCL di Trapani, e a Valbona Halitaj, Presidente dell’Unione dei Consigli Studenteschi e Senatore di Tirana (Albania).
Infine, interverranno Gabor Berczeli, dello Schuman Institute (Ungheria), e Vladimir Drobnjak, del Pan-European Union (Montenegro), con un’analisi sulle prospettive europee nel contesto della transizione verde e delle politiche per l’occupazione.
Nel pomeriggio, il programma proseguirà con una tavola rotonda sul tema “Il Green Deal Europeo: il ruolo della formazione per favorire l’occupazione”.
A presiedere l’incontro sarà Leonardo De Marco, Segretario Generale di Feder.Agri (Italia), affiancato da Maria Reina Martin, Vice Presidente di EZA - Fidestra (Portogallo), e Andreas Gjecaj, Segretario Generale di FCG (Austria). Gli interventi della sessione pomeridiana includeranno inoltre i contributi di Giovanni Sinacori, Presidente Provinciale MCL di Trapani, e di Valbona Halitaj, Presidente dell’Unione dei Consigli Studenteschi e Senatore di Tirana (Albania).
Il confronto vedrà anche la partecipazione di Gabor Berczeli, dello Schuman Institute (Ungheria), e di Vladimir Drobnjak, del Pan-European Union (Montenegro), con un’analisi sulle prospettive europee nel contesto della transizione verde e delle politiche per l’occupazione.
La seconda giornata si chiuderà con una sintesi dei lavori, che verrà elaborata nella giornata di sabato 12 ottobre, insieme al documento finale che conterrà le raccomandazioni e le proposte emerse dal seminario.
La Sicilia si conferma al centro del dibattito europeo sul futuro dell’agricoltura e delle politiche per la sostenibilità, ponendosi come laboratorio ideale per sperimentare nuove soluzioni e strategie in linea con gli obiettivi del Green Deal Europeo.